Ancora lui, per la nona volta (e l’ottava consecutiva). Zlatan Ibrahimovic ha vinto il Guldbollen, il Pallone d’Oro svedese. L’attaccante ha conquistato il prestigioso riconoscimento per la prima volta nel 2005 quando indossava la maglia dell’Ajax. L’anno successivo fu Freddie Ljungberg a superarlo, ma dal 2007 in vetta al calcio svedese c’è soltanto lui. Inter, Juventus, Barcellona, Milan e Psg, le squadre sono cambiate, i campionati pure, ma Ibra è rimasto il giocatore più apprezzato dalle sue parti. Nonostante non abbia mai raggiunto obiettivi di grande livello con la sua Nazionale (nel 2006 eliminata agli ottavi, nel 2010 e 2014 nemmeno qualificata ai Mondiali).
Al momento della premiazione, Ibrahimovic ha citato, visibilmente commosso, Klas Ingesson e di Pontus Hans Segerström, morti dopo aver lottato con due terribili malattie. Ed ha dedicato il premio al fratello Sakpo, scomparso qualche mese fa:
Tutti questi premi che ho ricevuto sono prova di qualcosa di buono che ho fatto, che sono bravo in quello che faccio. Questo premio però mette in ombra quello che è successo a Klas e Pontus. Mio fratello ha avuto lo stesso destino pochi mesi fa. C’è tutta una vita fuori dal calcio che è molto più importante di tutto questo. Riposino in pace
Commozione anche per la moglie di Ibra, Helena, immortalata dalle telecamere mentre si asciuga le lacrime.
L’attaccante del Psg, tornato la scorsa giornata in campo in Ligue1 contro Olympique Marsiglia dopo la pausa di circa due mesi per infortunio, ha inoltre definito il nono Pallone d’Oro “un riconoscimento del mio lavoro”.
Ricordiamo che il Guldbollen è nato nel 1946 ed in passato ha premiato fuoriclasse del calibro di Nordahl, Brolin, Ravelli, Erik Larsson, e Ljungberg.
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